L’Associazione Casa di Betania Onlus è stata costituita nella attuale forma il 18 luglio 2000 anche se era attiva fin dal 1987 attraverso l’apertura del centro di ascolto e l’attività di solidarietà nei paesi svantaggiati, in particolare Europa del Sud Est, dove sono stati realizzati progetti di ricostruzione grazie a contributi della Regione Toscana e Liguria: nel 2001 si è iscritta all’Albo Regionale delle Associazioni della Regione Toscana del Volontariato e da allora opera come ONLUS nel settore delle migrazioni, con decine di progetti tutti finanziati da terzi, enti pubblici in particolare e questa ritengo si possa definire con orgoglio una delle nostre caratteristiche principali. Casa di Betania nasce con lo spirito fondatore di accogliere, integrare, promuovere, proteggere, educare, valorizzare la dignità di tutte quelle persone che a qualsiasi titolo trascorrono parte della loro esistenza nel territorio di Massa Carrara perché parte del loro viaggio di vita migratorio, o, come diciamo da qualche anno purtroppo, pur non essendovisi mai mossi, vivono un significativo cambiamento della propria condizione socio-economica tale da definirla una migrazione della condizione umana. “ERO FORESTIERO E MI AVETE ACCOLTO” La linea guida in questo percorso associativo: dare agli altri perché diversi e diversi perché stranieri, forestieri rispetto al nostro territorio, alla nostra cultura, alle nostre tradizioni: per ricevere e condividere con loro solidarietà, amicizia, più semplicemente vita. Un percorso ed impegno di condivisione dei valori, dei diritti e dei doveri, delle esperienze di vita senza distinzione di etnia, colore della pelle, linguaggio, religione, formazione culturale, età, genere, condizioni psicofisica e sociale, oltre che ovviamente economica. Noi stessi che viviamo da allora o da poco la vita associativa, siamo un esempio di questa convivenza semplicemente umana prima ancora che civile, ammesso che questo termine abbia un senso referenziale, con cui l’Associazione eroga i servizi che ha potuto offrire a migliaia di persone che ha aiutato a vivere meglio qualche frammento della propria esistenza. L’Associazione opera nel terzo settore, in particolare quello delle migrazioni e della educazione/formazione: siamo in un periodo storico in cui sempre più i servizi saranno erogati dal cosiddetto “privato sociale” per una gestione professionale ed ottimale da parte del “pubblico” delle marginalità sociali e della educazione, come abbiamo già potuto sperimentare in questo anno trascorso in cui anche da un punto di vista normativo, con l’introduzione del cosiddetto Codice del Terzo Settore, il nostro impegno si è via via meglio codificato e definito. L’Associazione si rivolge ad utenze di qualsiasi età in particolare ai minori, con la formazione scolastica, i laboratori teatrali e l’educazione interculturale e la mediazione linguistica nelle scuole elementari, medie inferiori e superiori; e la tutela socio–sanitaria e l’assistenza legale alle donne, solo o con bambini, in particolare vittime di tratta: ovviamente questa peculiarità si accompagna ai più generali servizi di accoglienza rivolti a tutta l’utenza, di tutela dei diritti con assistenza legale, di formazione ed educazione alla lingua italiana, di orientamento al lavoro, di condivisione in attività culturali, ludiche e sportive. Per questo riteniamo che ci sia un ampio “mercato”, nel senso di spazio progettuale ed attuativo in cui operare, di opportunità in cui continuare ad operare ed inserirsi ulteriormente, sia come esecutori o partner di progettualità altrui, sia in continuità con i progetti in corso, sia offrendo la propria esperienza professionale a soggetti terzi, come sicuramente saremo chiamati a fare proprio per le novità normative soprattutto da Caritas e Migrantes, cosa per la quale ricordo siamo “nati” nella forma attuale quasi vent’anni fa prevedendo già allora come il privato sociale avrebbe potuto operare nel futuro con spirito che oggi definiamo a proposito molto lungimirante. Nel corso degli anni 8vedasi elenco progetti allegato) moltissime sono state le iniziative che abbiamo condiviso, per le quali ci siamo impegnati e che hanno fatto crescere l’Associazione notevolmente sia in termini di risorse economico-finanziarie gestite sia in termini di risorse umane impegnate, sia in termini associativi veri e propri inteso come numero di soci, sia in termini di presenza nel panorama sociale apuano, sia in termini, e ciò è più che conta, di quel “dare” che ci permette di “accogliere” il forestiero, spesso anche quello che è in noi. L’attività associativa è fortemente caratterizzata nel territorio apuano, e questa è un’altra nostra specificità, molti sono i riconoscimenti e la condivisione a livello regionale e nazionale con altri partner far i quali cito la Fondazione Migrantes Nazionale, la Caritas Nazionale, la Fondazione Giorgio La Pira, la Cooperativa Arnera, la Associazioni di Studi Giuridici per l’Immigrazione ASGI di cui siamo anche soci, la Regione Toscana, il Ministero degli Affari Sociali e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Sociale, l’Associazione OXFAM, ed altri ancora.

L’associazione i partner e le reti a cui aderisce

 

L’associazione è tra i soci promotori dell’Accademia della Pace e del Forum provinciale territoriale per la cooperazione decentrata della Provincia di Massa – Carrara e alla conferenza della congregazione laicale della Diocesi di Massa Carrara e Pontremoli.

È membro del Consiglio Territoriale per l’immigrazione Prefettura di Massa – Carrara

L’associazione vanta tra i suoi partner consolidati la Coop sociale Arnera del Valdarno e l’Associazione volontari del centro internazionale studenti, ambedue iscritte al registro delle Associazioni e degli Enti che svolgono attività a favore dei migranti.

Inoltre negli anni ha collaborato anche con il COSPE e l’Associazione Papa Giovanni XXIII.

Socia fondatrice di ENAR Italia (European Network Against Racism), aderisce anche all’ASGI.

 

L’Associazione si è prodigata in attività di cooperazione e solidarietà internazionale durante la crisi in ex Iugoslavia: il centro organizzò una serie di attività di solidarietà verso i popoli martoriati dei Balcani, attraverso l’invio di beni di prima necessità, ospitalità dei bambini durante l’estate e la cura di coloro che erano affetti da patologie incurabili nel paese d’origine. Al termine del conflitto l’associazione ha contribuito alla ristrutturazione della biblioteca di Vukovar (Croazia) e alla realizzazione di una mensa per la fornitura di pasti presso le scuole della città. Con la crisi Libanese scoppiata nell’estate 2006 ha iniziato un attività di cooperazione con un partner libanese, raccolta fondi e incontri di sensibilizzazione, attività di solidarietà e inserimento sociale.

Dal 1994 è stato attivato un centro di ascolto per l’assistenza legale ai cittadini stranieri e informazioni in merito alla normativa sull’immigrazione. Tale attività viene gestita interamente dal volontariato e rientra dal 2015 tra i servizi offerti nei centri di ascolto Caritas della Diocesi. Dal 2002 al 2004 in convenzione con la Provincia collabora nell’ambito del progetto R.O.S.A. (Reinserimento, Orientamento, Solidarietà e Accoglienza) riconosciuto dal Dipartimento Pari Opportunità (ex art.18 testo unico per l’inserimento lavorativo e sociale di donne e minori vittime di tratta). Dal 2013 svolge a livello regionale, in collaborazione alla Fondazione Migrantes, e da questa finanziata, attività di inserimento scolastico dei bambini dello spettacolo Viaggiante e  Richiedenti Asilo. L’associazione da sempre attiva fin dalla prima emergenza albanese nel settore dell’assistenza legale e della mediazione culturale linguistica è ad oggi in prima linea sul problema dell’emergenza legata ai richiedenti asilo e nella gestione della mediazione linguistico culturale durante gli sbarchi, essendo Carrara un “Porto Aperto”.